Il massacro del Circeo è un tristemente noto fatto di cronaca nera avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1975 in una villa di San Felice Circeo, in provincia di Latina.
Due giovani donne, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, furono attirate con l'inganno in una villa da tre giovani neofascisti: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. Rosaria Lopez fu uccisa e Donatella Colasanti sopravvisse fingendosi morta.
L'evento scosse profondamente l'opinione pubblica italiana per la sua brutalità e per il contesto sociale e politico in cui si inseriva, quello degli anni di piombo. Il processo e le successive vicende processuali furono caratterizzati da polemiche e clamore mediatico.
Il massacro del Circeo divenne un simbolo della violenza fascista e della misoginia.